L’escursione avrà inizio presso il parco della Casina Vanvitelliana, dopo una breve sosta alla riserva di caccia borbonica, ci incammineremo attraverso l’agrumeto, per raggiungere l’ingresso al Lago Fusaro. Questo antico specchio d’acqua, dall’insospettabile origine vulcanica ci permetterà di entrare in contatto con svariati biosistemi dalla cruciale importanza ambientale. Passeggeremo per suggestivi ponti costruiti su antichissime foci, incontrando rovine romane e medievali.
Possibili gli avvistamenti di numerose specie di avifauna acquatica, tra cui la Garzetta, l’Airone guardabuoi, ed il meraviglioso Martin Pescatore. Spingendoci sulla sponda opposta alla Casina, una rigogliosa macchia mediterranea, mista a bosco di leccio, ci darà il benvenuto al Parco della Quarantena. L’intera area, utilizzata nello scorso secolo dallo Zoo di Napoli come pitstop per gli animali in arrivo, oggi si sviluppa sul bordo del lago in una serie di sentieri selvaggi e misteriosi. Il sottobosco, infatti, d’origine affine all’antica Selva Gallinara, prospera da secoli con le sue piante di mora e le sue edere, sotto l’ombra dei lecci.
Tra le rovine degli uffici ormai abbandonati, ripercorreremo le tappe storiche di un luogo per lo più sconosciuto ma dall’enorme potenziale naturalistico.

Descrizione in inglese :
The excursion will begin at the Casina Vanvitelliana park, after a brief stop at the Bourbon hunting reserve, we will walk through the citrus grove to reach the entrance to Lake Fusaro. This ancient body of water, of unsuspected volcanic origin, will allow us to come into contact with a variety of biosystems of crucial environmental importance. We will stroll through evocative bridges built over ancient mouths, encountering Roman and medieval ruins.
Sightings of numerous species of aquatic avifauna are possible, including the Little Egret, the Cattle Egret, and the wonderful Kingfisher. Pushing on to the bank opposite the Casina, lush Mediterranean scrub mixed with holm oak forest will welcome us to the Quarantine Park. The entire area, used in the last century by the Naples Zoo as a pitstop for incoming animals, now runs along the edge of the lake in a series of wild and mysterious paths. The undergrowth, in fact, akin to the ancient Selva Gallinara, has thrived for centuries with its blackberry plants and ivy, under the shade of holm oaks.
Among the ruins of the now