Tra i tanti preziosi siti archeologici del territorio, il Parco Archeologico di Cuma è uno dei pochi siti che racconti per intero la storia delle popolazioni che si sono succedute nei Campi Flegrei, da “l’età del ferro” fino al Medioevo.
Partiremo da uno dei luoghi più affascinanti degli scavi: l’Antro della Sibilla, una galleria artificiale dalla particolare forma trapezoidale, identificata come il luogo all’interno del quale la Sibilla Cumana operava e divulgava i suoi oracoli. Visiteremo il Tempio di Apollo, sorto sullo stesso luogo dove in precedenza era stato edificato dai greci un altro tempio, probabilmente dedicato ad Era. Abbandonato durante la dominazione sannita, il tempio fu completamente ricostruito nel periodo dell’età augustea. Tra il VI e l’VIII secolo venne trasformato in basilica cristiana, con la costruzione di un fonte battesimale e di alcune tombe nel pavimento. Il suo rinvenimento avvenne solamente nel 1912, e fu immediatamente identificato tramite un’epigrafe in marmo che faceva riferimento proprio ad Apollo.
Collegati dalla Via Sacra, la visita al Parco Archeologico proseguirà al tempio di Giove. Sorge anch’esso su un precedente tempio e venne costruito alla fine del I secolo, in età augustea; tra la fine del V e l’inizio del VI secolo venne trasformato in basilica cristiana, dedicata a san Massimo martire, divenendo cattedrale della diocesi di Cuma.

Among the many valuable archaeological sites in the area, the Archaeological Park of Cuma is one of the few sites that tells the full story of the people who succeeded one another in the Phlegraean Fields, from “the Iron Age” to the Middle Ages.
We will start from one of the most fascinating places in the excavations: the Antro della Sibilla, an artificial tunnel with a distinctive trapezoidal shape, identified as the place inside which the Cumana Sibyl operated and divulged her oracles. We will visit the Temple of Apollo, built on the same site where another temple, probably dedicated to Hera, had previously been built by the Greeks. Abandoned during Samnite rule, the temple was completely rebuilt in the Augustan period. Between the 6th and 8th centuries it was transformed into a Christian basilica, with the construction of a baptismal font and some tombs in the floor. It was not discovered until 1912, and was immediately identified through a marble epigraph referring specifically to Apollo.
Connected by the Via Sacra, the visit to the Archaeological Park will continue to the Temple of Jupiter. It, too, stands on an earlier temple and was built at the end of the 1st century, in the Augustan age; between the end of the 5th and the beginning of the 6th century it was transformed into a Christian basilica, dedicated to Saint Maximus Martyr, becoming the cathedral of the diocese of Cumae.