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Solfatara

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Solfatara

Una delle anime di Pozzuoli, il vulcano in questione è molto famoso a causa delle sue attività, come le emissioni di gas o i fanghi bollenti. La vegetazione non cresce nei pressi del fondo del vulcano e ciò colpì molto i romani che chiamavano il sito “la Piazza del dio Vulcano” (Forum Vulcani) associando il luogo a Vulcano, dio dei fabbri e del fuoco. Il famoso S. Gennaro e altri santi furono martirizzati nel vulcano nell’anno 304.

Il Parco del Cratere è attualmente chiuso al pubblico, ma salendo lungo la via che costeggia l’ingresso (via Coste d’Agnano) si giunge ad un punto della strada da cui è possibile osservare dall’alto il meraviglioso e suggestivo cratere della Solfatara.

Santuario di S. Gennaro

Chiesa che ricorda il martirio di S. Gennaro e di altre sei Santi (fra cui S. Procolo patrono di Pozzuoli) avvenuto durante l’anno 304 all’interno del vulcano solfatara. La chiesa conserva varie opere d’arte come un busto di marmo raffigurante S. Gennaro di età medievale e la Pietra di San Gennaro, una decorazione marmorea del VI secolo d.C. sulla quale, secondo la tradizione fu decapitato il Santo, infatti è credenza popolare che la Pietra emetta sangue in occasione delle festività di san Gennaro.

Il Santuario è una chiesa regolarmente aperta per le funzioni religiose, pertanto è opportuno non visitarla durante le celebrazioni. Solitamente nei giorni festivi è aperta anche al mattino, dei giorni feriali è aperta dalle 17,00 per le celebrazioni delle 18,00.

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